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L'arte della reteIn “Powers of Ten” i leggendari Eames ci spiegavano in un film come la dimensione dello spazio, dall'infinitesimamente piccolo all'immensamente grande, fosse funzione di un esponente, di dieci appunto, che, cambiando, ci portava da un tranquillo pic nic su un prato ai misteri dell'atomo da una parte, a quelli dell'infinito dall'altro. In una riproduzione in scala del fenomeno Lisa Borgiani mette alla prova la contrazione e la distensione dello spazio, quello spazio che dà forma alla sua Arte della rete. Nello spazio delimitato da un vetro che si affaccia sulla strada, vetrina di nome e di fatto, le reti trovano lo loro giacitura a Monza grazie ai punti ai quali si applicano le forze e che si ritrovano sui piani che definiscono il curioso diedro del mimumo MICROMUSEOMONZA di Monza. Quasi in contemporanea, più a nord sul lago di Como, in quel di Ossuccio, l'esperimento trova altra dimensione fra i reticoli dell'architettura razionalista di Villa Leoni, concepiti dal progetto di Pietro Lingeri. È un dialogo a distanza che definisce forme, tempi e movimenti diversi ma accomunati dalla passione di una ricerca che non si fa limitare dalla dimensione dello spazio, ma che nello spazio, in qualsiasi delle sue potenze di dieci, ricerca il suo punto di equilibrio nell'interpretazione data dall'Arte che si fonde con l'articolazione voluta dall'Architettura. Alessandro Colombo