Il lavoro di Lisa Borgiani spazia fra fotografia, installazioni e sculture mobili.
Ha
esposto in varie gallerie, musei, fiere d'arte internazionali e Istituzioni
pubbliche: Ambasciata di Italia a Washington D.C., Parlamento Europeo a
Bruxelles, Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, Londra, Singapore e
altri.
Da
diversi anni collabora con architetti, ricercatori, università italiane e
americane, registi, economisti.
La visione concettuale dei suoi lavori consiste nel creare una interazione tra l'installazione mobile e l’architettura. Le sue installazioni mobili (create con materiali leggeri e flessibili) e sculture mobili (dotate di ruote) creano, infatti, un dialogo continuo con lo spazio che le circonda, offrendo al pubblico nuovi modi di osservare le proprie creazioni.
In ottobre 2017 è stata inaugurata la sua installazione permanente "Onde di luce" all'Ospedale San Raffaele a Milano.
Nel
giugno 2018 il suo lavoro “L’imprevisto incontra il razionalismo” ha vinto il bando organizzato dall'Accademia di Brera con la residenza
sull'isola Comacina (Como), dove ha realizzato un’installazione all'interno
della casa disegnata dall'architetto Pietro Lingeri e costruita nel 1939.
L'idea si incentra sulla creazione della
forma tridimensionale dell'installazione, composta da reti, e sulla mobilità,
ovvero la sua continua trasformazione fisica nello spazio e nell’ambiente
attraverso l'utilizzo di punti di tensione.
Nell’ottobre 2018 ha partecipato con l’installazione “enne punti di tensione” alla Fabbrica del Vapore come Progetto Speciale, Step Art Fair 2018, Milano Scultura.
A marzo 2019 ha realizzato l’installazione “L’imprevisto incontra il razionalismo” a Villa Leoni, Ossuccio (CO) proseguendo il suo dialogo con l’architettura razionalista di Pietro Lingeri.
A maggio 2019 la ricerca "Lo spazio razionale dell'arte. Pietro Lingeri e le installazioni di Lisa Borgiani" fatta dal Prof. Alessandro Colombo è stata approvata dall'American Research Institute for Policy Department per essere pubblicata sull' International Journal of Art and Art History Vol. 7 No. 1, 2019
Lisa Borgiani, Verona, 1979, vive e lavora a Milano.
L’arte della rete
Il decalogo
1_l’arte della rete definisce le attività artistiche che si compiono nello spazio alla ricerca della forma rete.
2_la forma della rete è definita dalle forze che lo spazio e le condizioni al contorno definiscono per il tramite dell’azione dell’artista.
3_la ricerca avviene attraverso l’uso della rete, materiale industriale di risulta che nessun nesso ha con l’ambiente artistico, che ha la caratteristica di non avere forma, ma di assumerla solo nel momento in cui viene sottoposto a forze che, inducendo stati di tensione nel materiale, impone allo stesso di ritrovare un equilibrio assumendo, appunto, una forma unica, imprevista ed imprevedibile.
4_le forze vengono indotte dalla rete attraverso punti di tensione che vengono definiti dallo spazio ove si opera e in questo spazio vengono ricercati.
5_l’arte della rete si esplica in relazione allo spazio architettonico definito come lo spazio risultante dal disegno dell’uomo nello spazio dell’abitare, della città, del territorio e, quindi, anche della natura antropizzata (oggetto dell’opera dell’uomo).
6_l’artista non progetta la forma a priori, ma la ricerca con un metodo di lavoro che risponde a poche semplici regole
7_lo spazio, quale esso sia, viene indagato per ricercare i punti di attacco della rete che diventeranno i punti di tensione, i punti cioè che inducono le forze che daranno forma alla rete. I punti costituiscono una matrice spaziale che l’artista utilizzerà nel momento dell’installazione.
8_la ricerca avviene attraverso un’azione che si esplica nel momento del suo fare e della quale non vi è certezza a priori, ma solo ad azione avvenuta. In questo senso l’azione che dà luogo all’installazione è site specific e time specific, cioè dipende dal tempo e dal luogo.
9_alla luce di quanto sopra l’installazione è imprevista ed imprevedibile, almeno nella sua forma finale e nei suoi dettagli, ed è, comunque, sempre esposta agli agenti esterni, luce, sole, vento pioggia ed anche azione ed interazione dell’uomo che possono e devono intervenire a mutare la forma nel tempo
10_l’installazione ha sempre un suo doppio nell’ombra della rete che, grazie alla luce naturale ed artificiale, viene proiettata sulle superfici che la circondano.